Corporate Credit Rating 2025 per CIP ENERGIA SRL: B1+ (First Issuance)

Press release 21 Novembre 2025

Solicited Corporate Credit Rating per CIP ENERGIA: B1+ (First Issuance)

modefinance ha pubblicato sul sito il Corporate Credit Rating (Solicited) di CIP ENERGIA S.R.L. assegnando il giudizio di B1+ (First Issuance). L’analisi evidenzia come il soggetto presenti buone capacità di onorare le obbligazioni assunte, con una limitata esposizione ad avverse e mutate condizioni economiche.

CIP Energia, con headquarter a Milano (MI), nasce nel 1980 dall’unione di quindici società attive nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi per il riscaldamento e per l’autotrazione sotto il nome di “Consorzio Imprenditori Petroliferi”. Nel corso degli anni l’azienda si specializza anche nella vendita di gas naturale (2007) e di energia elettrica (2013) a clienti domestici, condomini, business e Pubblica Amministrazione tramite il marchio “CIP Gas & Luce”, lanciato nel 2018 per consolidare la posizione di operatore energetico multiservizio. Più recentemente, il Gruppo ha ampliato la propria offerta introducendo la fornitura di energia green, proveniente al 100% da fonti rinnovabili, commercializzata con il marchio EMERALD. Opera come Utente del Dispacciamento (UDD) e Utente del Bilanciamento (UDB), approvvigionandosi sia sulla piattaforma PSV e il GME, sia attraverso contratti bilaterali con i principali operatori italiani ed europei. Il Gruppo ha assunto l’attuale denominazione sociale a luglio 2025 e, a settembre 2025, registra un portafoglio clienti di oltre 46mila utenze, con particolare concentrazione in Lombardia, Puglia e Abruzzo.

Key Rating Assumptions

CIP Energia Srl (di seguito anche “CIP” o il “Gruppo”) presenta un assetto patrimoniale-finanziario molto equilibrato, con un patrimonio netto pari a 23,3 mln e un indebitamento complessivo in calo a 54,6 mln di euro. I significativi rimborsi effettuati nel corso dell’anno hanno ridotto le passività finanziarie a 2,0 mln, permettendo al financial leverage di attestarsi su livelli solidi (0,08). La PFN risulta cash positive per 11,0 mln a dicembre 2024, grazie alla robusta liquidità disponibile, come evidenziato di seguito. Sul fronte economico, la lieve flessione dei ricavi consolidati a 371,7 mln (-2% YoY) è principalmente riconducibile al calo dei prodotti petroliferi, in gran parte compensato dalla crescita dell’attività di somministrazione di gas ed energia elettrica. Nonostante ciò, il MOL si consolida a 8,0 mln (+2,4 mln YoY), beneficiando di un approvvigionamento più efficiente e di un miglior mix di vendita. Il Gruppo chiude l’esercizio con un utile netto di 4,2 mln, confermando una buona redditività.

Nel corso del 2024, le disponibilità liquide del Gruppo sono aumentate da 8,8 a 12,9 milioni di euro, sostenute da un flusso di cassa operativo netto (CFON) pari a 13 milioni. L’incremento è stato trainato da una gestione efficiente del capitale circolante, in particolare dalla compensazione dei crediti tributari e dall’allungamento dei tempi medi di pagamento, nonché dalla generazione di liquidità operativa derivante dal core business. I flussi di cassa sono stati prevalentemente destinati al rimborso di finanziamenti bancari a breve termine per 8,8 milioni, mentre la parte residua ha contribuito all’incremento della liquidità disponibile. La strategia della proprietà rimane orientata al reinvestimento degli utili per sostenere la crescita del business.

L’analisi della Centrale Rischi di Banca d’Italia evidenzia che CIP Energia Srl non ha registrato episodi di contestazioni o anomalie rilevanti nel periodo preso in esame. La gestione delle linee autoliquidanti non mostra alcun episodio di tensione finanziaria, mentre sulle linee a revoca si sono verificati quattro sconfinamenti di breve durata nel periodo aprile 2024-2025.

La compagine societaria del Gruppo è costituita da 22 soci, tra i quali i principali risultano Vamp-Gas Srl, Dell’Oca prodotti petroliferi Srl, Commerciale Paganoni Spa e Italiana Gas Srl (ciascuno con una quota del 9,35%) e Ferremi Battista Spa (8,15%). Il Gruppo è dotato di un Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Sig. Andrea Bergamo, composto da membri della compagine societaria, tra i quali figurano i Sig. Pietro Eugenio Baldini e Alessandro Bonagura nella veste di Amministratore Delegato. L’organo di controllo risulta assente, mentre la revisione legale dei conti è affidata alla società Auditores Italy Srl. Dal 2020, CIP Energia Srl è Socio Unico di Eridana Gas Srl, realtà storica del lodigiano operante nella vendita e distribuzione di carburanti e lubrificanti speciali per l'agricoltura e l'industria. Non sono state riscontrate negatività in capo a CIP Energia Srl, né agli amministratori della stessa.

In termini dimensionali, il Gruppo si colloca tra le aziende più grandi rispetto al peer di riferimento, con ricavi di vendita sostanzialmente stabili. La crescita del settore energia e gas (+13% YoY) ha infatti compensato il calo dei prodotti petroliferi (-5% YoY). Il Gruppo presenta una redditività superiore alla mediana settoriale, in crescita grazie all’efficientamento dell’approvvigionamento e ai maggiori proventi finanziari. Il posizionamento della solvibilità è allineato al peer group, con un leverage che si attesta su livelli adeguati, mentre il financial leverage mostra un livello di solidità, significativamente inferiore alla mediana settoriale. Il peer group esprime un indebitamento complessivo e finanziario equilibrato in rapporto al patrimonio netto, con un miglioramento del leverage e financial leverage nel corso del 2024. Gli indicatori di liquidità risultano adeguati, mantenendosi superiori all’unità per l’intero periodo di analisi. Il ROE mediano ha registrato un incremento nell’ultimo esercizio, attestandosi su una dimensione sufficiente.

Nel 2024 il mercato energetico italiano ha continuato a normalizzarsi, con prezzi in calo per elettricità e gas grazie all’aumento delle rinnovabili, al calo dei consumi e a condizioni climatiche favorevoli. Tuttavia, i prezzi restano superiori ai livelli pre crisi a causa del peso dei combustibili fossili, più costosi e volatili rispetto alle fonti rinnovabili e nucleari. Le rinnovabili, in particolare fotovoltaico e idroelettrico, hanno coperto il 50% della produzione elettrica. Per supportare questa crescita, Terna ha avviato 2,3 miliardi di investimenti in infrastrutture strategiche (Adriatic Link, Bolano-Annunziata, Elmed, ecc.) e lanciato il MACSE, nuovo meccanismo per incentivare impianti di accumulo tramite contratti a lungo termine, con aste previste dal 2025. A livello europeo, la quota di GNL nelle importazioni di gas è salita dal 20% nel 2021 al 38% nel 2024, anche grazie a nuovi terminali come Piombino e Ravenna (operativo dal 2025). Nel primo trimestre 2025, il GNL ha compensato la riduzione del gas russo dovuta al mancato rinnovo dell’accordo di transito via Ucraina. Lo stoccaggio ha raggiunto livelli record al 31 dicembre 2024 (10.000 milioni di m³, 105,7 TWh), e ad aprile 2025 il riempimento ha toccato il 47%, con il 90% della capacità per il 2025/26 già allocata. Restano però criticità strutturali, come l’alta dipendenza dalle importazioni e la vulnerabilità a fattori geopolitici e climatici, che impongono un monitoraggio costante.

Nel primo trimestre del 2025, l’economia italiana ha registrato una crescita moderata, sostenuta in particolare dai consumi delle famiglie, favoriti dalla stabilità dell’occupazione e dall’aumento dei redditi reali. Gli investimenti, invece, hanno continuato a mostrare debolezza, penalizzati dal basso utilizzo della capacità produttiva e da condizioni finanziarie ancora restrittive. La crescita è stata trainata soprattutto dai servizi, mentre la manifattura ha mostrato segnali di ripresa che potrebbero essere attenuati, nei prossimi mesi, dall’inasprimento dei dazi e dalle incertezze geopolitiche. Anche il settore delle costruzioni ha contribuito positivamente, grazie ai progetti legati al PNRR, che hanno compensato il calo nel comparto residenziale. Secondo le più recenti proiezioni della Banca d’Italia, il PIL aumenterebbe dello 0,6% nel 2025, per poi crescere dello 0,8% nel 2026 e dello 0,7% nel 2027, trainato principalmente dalla domanda interna e dall’attuazione degli investimenti pubblici previsti dal PNRR.

Sensitivity Analysis

Nella tabella seguente vengono riportati i fattori, le azioni o gli eventi che potrebbero portare il giudizio di rating ad un upgrade o ad un downgrade: 

Importante

Il presente Corporate Credit Rating è pubblicato da modefinance secondo il regolamento EU N. 1060/2009 e seguenti emendamenti.

Il presente rating è sollecitato ed è basato su informazioni sia pubbliche che private. La società valutata e/o le parti correlate hanno fornito tutte le informazioni private utilizzate nel presente documento.

modefinance ha avuto accesso ad alcuni documenti ed informazioni finanziarie private e riservate della società analizzata e/o di parti correlate. I rating sollecitati e non sollecitati emessi da modefinance sono comparabili in termini di qualità, poiché lo status di sollecitazione non ha alcun effetto sulle metodologie utilizzate. Per avere informazioni più dettagliate si faccia riferimento al seguente link.

Il presente Corporate Credit Rating è stato emesso sulla base della Metodologia MORE 2.0 e Metodologia MORE 1.0.

Per informazioni sui tassi storici di default dei Corporate Credit Rating si faccia riferimento a ESMA Central Repository al seguente link e alla piattaforma europea dell’ESMA.

modefinance adotta la seguente definizione di default: impresa in fallimento, in liquidazione non volontaria, in amministrazione controllata, o che risulta insolvente rispetto a un impegno finanziario scaduto.

La qualità delle informazioni disponibili per la valutazione del rating della società analizzata è stata giudicata da modefinance come soddisfacente.

In conformità al Regolamento sulle agenzie di rating del credito, il presente rating è stato trasmesso alla società oggetto di valutazione prima della sua pubblicazione, in modo tale da poter dar modo alla stessa di identificare eventuali errori materiali contenuti nel report.

Non sono state effettuate modifiche in seguito alla conclusione del processo di notifica.

L'entità valutata è un acquirente di servizi ausiliari forniti da modefinance (rating preliminare). Modefinance garantisce che tale situazione non implica un conflitto di interessi nell'emissione del presente rating.

Il presente rating è emesso da modefinance in modo indipendente. Gli analisti, membri del rating team coinvolti nel processo, modefinance Srl, i membri del Consiglio di amministrazione e i soci non presentano conflitti di interesse, né reali né potenziali, con la società oggetto di valutazione o con terze parti collegate. Qualora nel futuro emergesse un potenziale conflitto di interessi in relazione alle persone riportate sopra, modefinance provvederà a riportare le informazioni necessarie e se necessario, procederà a ritirare il rating.

Il presente rating del credito rappresenta un parere di modefinance sullo stato di salute generale della società oggetto di valutazione ed è opportuno farvi affidamento entro certi limiti. Il rating emesso è soggetto a monitoraggio e revisione fino al suo ritiro.

Contatti

Head Analyst - Carmela Santomarco, Rating Analyst
carmela.santomarco@modefinance.com

Responsible for Rating Approval - Pinar Dilek, Rating Process Manager
pinar.dilek@modefinance.com