Solicited Corporate Credit Rating per MIWA ENERGIA SPA: B1- (First issuance)
modefinance ha pubblicato sul sito il Corporate Credit Rating (Solicited) di MIWA ENERGIA SPA assegnando il giudizio di B1- (First issuance). L’analisi evidenzia come il soggetto presenti una situazione adeguata, risultando in grado di poter fronteggiare avverse condizioni economiche nel medio e nel lungo periodo.
La Società opera nel settore energetico italiano, focalizzandosi sul segmento del gas e dell’energia elettrica e proponendosi come controparte commerciale per clienti residenziali, condomini e piccole e medie imprese. MIWA ENERGIA nasce nel 2010 a seguito della progressiva liberalizzazione del mercato energetico italiano, forte del know-how maturato grazie alla ventennale esperienza di Zurlo S.r.l.
Key Rating Assumptions
La società MIWA ENERGIA S.p.A. presenta una situazione economico-finanziaria caratterizzata da una patrimonializzazione contenuta, a fronte della quale si registra un livello di indebitamento finanziario ancora sostenibile. Ciò è dovuto al miglioramento della marginalità registrato nell’esercizio in esame, di cui hanno beneficiato gli indicatori di redditività. L’equilibrio finanziario appare complessivamente corretto, con i principali indicatori superiori all’unità.
L’organo amministrativo ha forma monocratica ed è presieduto da uno dei due azionisti, mentre è presente un organo di controllo a composizione collegiale. La struttura societaria appare snella, con il controllo riconducibile a due membri della famiglia Zurlo; la Società, a sua volta, controlla due altre società.
Con riferimento al posizionamento rispetto al peer group, per quanto concerne il fatturato, la Società si colloca su una dimensione che può considerarsi debole. Anche la solvibilità risulta contenuta, evidenziando come la Società sia una delle meno patrimonializzate all’interno del campione analizzato. Infine, la redditività si posiziona leggermente al di sotto del 50esimo percentile, su livelli solo moderatamente soddisfacenti.
Nel 2024 il mercato energetico italiano ha visto un ritorno alla normalità, con prezzi di elettricità e gas in calo grazie all’aumento delle rinnovabili, alla riduzione dei consumi e a condizioni climatiche favorevoli. Tuttavia, i prezzi restano superiori ai livelli pre-crisi a causa del peso dei combustibili fossili, più costosi e volatili.
Le fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico e idroelettrico, hanno coperto circa il 50% della produzione elettrica. Per supportare questa transizione, Terna ha avviato investimenti per 2,3 miliardi di euro in infrastrutture strategiche e ha lanciato il MACSE, un nuovo meccanismo per incentivare l’accumulo energetico, con le prime aste previste nel 2025. L’UE ha aumentato la quota di GNL (gas naturale liquefatto) nelle importazioni di gas, passando dal 20% nel 2021 al 38% nel 2024, compensando la riduzione delle forniture russe grazie a nuovi terminali come quelli di Piombino e Ravenna. Lo stoccaggio di gas ha raggiunto livelli record, con il 90% della capacità per l’inverno 2025/26 già allocata a partire da aprile 2025.
Permangono tuttavia alcune criticità strutturali, come la dipendenza dalle importazioni e la vulnerabilità a fattori geopolitici e climatici, che richiedono un monitoraggio costante.
Con riferimento all’andamento macroeconomico, nel quarto trimestre del 2024 l’attività economica in Italia si è mantenuta debole. La manifattura ha mostrato persistente fiacchezza, mentre i servizi e le costruzioni hanno continuato a espandersi, seppur lievemente, anche grazie al PNRR. La domanda interna è stata frenata dalla decelerazione della spesa delle famiglie e le condizioni per gli investimenti sono rimaste sfavorevoli. In autunno, le esportazioni di beni italiani hanno risentito di una domanda mondiale in forte calo e, in prospettiva futura, le politiche protezionistiche annunciate dalla nuova amministrazione statunitense potrebbero avere un impatto negativo sulle vendite verso il mercato americano. Secondo le più recenti proiezioni di Banca d’Italia, il PIL è cresciuto dello 0,5% nel 2024 e dovrebbe espandersi mediamente dell’1% annuo nel triennio 2025-27.
Sensitivity Analysis
Nella tabella seguente vengono riportati i fattori, le azioni o gli eventi che potrebbero portare il giudizio di rating ad un upgrade o ad un downgrade:
Importante
Il presente Corporate Credit Rating è pubblicato da modefinance secondo il regolamento EU N. 1060/2009 e seguenti emendamenti.
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Il presente Corporate Credit Rating è stato emesso sulla base della Metodologia MORE 2.0 e Metodologia MORE 1.0.
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Il presente rating del credito rappresenta un parere di modefinance sullo stato di salute generale della società oggetto di valutazione ed è opportuno farvi affidamento entro certi limiti. Il rating emesso è soggetto a monitoraggio e revisione fino al suo ritiro.
Contatti
Head Analyst - Tommaso Viola, Rating Analyst
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Responsible for Rating Approval - Pinar Dilek, Rating Process Manager
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