Solicited Corporate Credit Rating per NEWATT SRL: A3+ (Upgrade)
modefinance ha pubblicato sul sito il Corporate Credit Rating (Solicited) di NEWATT S.R.L. assegnando il giudizio di A3+ (Upgrade). L’analisi evidenzia come il soggetto abbia buone capacità di onorare le obbligazioni assunte.
La Società NEWATT S.R.L. è attiva dal 2015 nel settore energetico, operando come partner di filiera dei piccoli reseller italiani e nel campo della produzione di energia. Concentrata principalmente nel Nord Italia, la Società ha recentemente ampliato il proprio raggio d’azione verso i mercati esteri. La crescita del numero di piccoli operatori ha rappresentato un’opportunità di crescita per NEWATT, che offre servizi quali Supply Chain Management (supply balancing e portfolio management), gestione della distribuzione, del trasporto e del dispacciamento, e accesso ai mercati regolamentati e over-the-counter (OTC). A queste attività, la Società ha affiancato un costante monitoraggio delle operazioni di Merger & Acquisition, che ha contribuito in modo determinante alla formazione dell’attuale Gruppo.
Key Rating Assumptions
Il Gruppo NEWATT S.R.L conferma una situazione economico-finanziaria pienamente adeguata a livello complessivo. La performance economica si caratterizza per solidi livelli di profittabilità, grazie a un ulteriore incremento dei ricavi di vendita (163 milioni di euro vs 150 milioni di euro), tradottosi in un rafforzamento del margine operativo lordo (12 milioni di euro; +16%) e dell’utile netto (8 milioni di euro; +37%), beneficiando anche della flessione di ammortamenti e oneri finanziari. Il Gruppo conferma anche per il 2024 un’adeguata patrimonializzazione (leverage pari a 1,80) e un corretto equilibrio finanziario. Si conferma inoltre una posizione finanziaria netta in saldo di cassa attiva (-1,5 milioni di euro). L’indebitamento finanziario lordo ha registrato un decremento rilevante (5,25 milioni di euro; -50%). Guardando alla gestione dei flussi, nel 2024 il Gruppo ha generato un autofinanziamento sufficiente a garantire un flusso di cassa operativo positivo, nonostante l’assorbimento di risorse da parte del capitale circolante netto. Il cash flow operativo ha finanziato integralmente i nuovi investimenti, principalmente legati all’acquisto e alla ristrutturazione della nuova sede. La riduzione delle disponibilità liquide nel 2024 è pertanto imputabile al rimborso di debito finanziario e al rimborso di capitale.
Il sistema di governance e controllo si conferma adeguato, con un organo amministrativo collegiale che include anche i soci di Newatt, affiancato da un revisore legale unico. A luglio 2024 è avvenuto l’ingresso nel CdA del dott. Massimiliano Carpegna, con esperienza venticinquennale nel settore, nel ruolo di Amministratore Delegato con ampie deleghe gestionali e commerciali. Permane tuttavia l’assenza di un organo di controllo esterno. La struttura societaria è in continua evoluzione, pur risultando i rapporti fra le diverse aziende chiaramente definiti e facilmente identificabili.
Nel confronto con il peer group settoriale, Newatt mostra un posizionamento dimensionale solido e in crescita, sostenuto dall’aumento del volume d’affari che la colloca tra le realtà più rilevanti del settore a livello nazionale. La redditività si conferma su buoni livelli, così come il posizionamento in termini di solvibilità risulta superiore alla mediana del campione, grazie a un equilibrato mix di fonti di finanziamento e a un indebitamento finanziario sostenibile. Il peer group settoriale evidenzia a sua volta un andamento complessivamente positivo, con una struttura patrimoniale equilibrata e una leva finanziaria in progressivo miglioramento. Si confermano un corretto equilibrio finanziario e una performance economica apprezzabile.
I fondamentali del settore energetico in Italia sono migliorati grazie alla stabilizzazione delle quotazioni di gas ed energia, accompagnata da una riduzione della volatilità rispetto ai record registrati nel 2022. Tuttavia, il ruolo sempre più strategico del GNL (gas naturale liquefatto) nel mix energetico – che ha rappresentato il 42% del gas importato dall’UE nel 2023, rispetto al 20% del 2021 - in sostituzione del gas russo via pipeline, comporta un incremento dei costi di approvvigionamento ed espone l’Italia al rischio di possibili aumenti dei prezzi, dovuti alle dinamiche del mercato globale, tra cui l’aumento della domanda di gas in Asia e i cambiamenti nelle politiche di estrazione dello shale gas negli USA.
L’economia italiana, nei primi mesi del 2025, è cresciuta moderatamente, trainata dai consumi delle famiglie, grazie a un’occupazione stabile e a maggiori redditi reali. Gli investimenti restano deboli per il ridotto utilizzo della capacità produttiva e per condizioni finanziarie ancora rigide. I servizi guidano la crescita, mentre la manifattura mostra una ripresa fragile, ostacolata da dazi e incertezze geopolitiche. Le costruzioni beneficiano dei progetti PNRR, compensando il calo del comparto residenziale. Secondo la Banca d’Italia, il PIL crescerà dello 0,6% nel 2025, dello 0,8% nel 2026 e dello 0,7% nel 2027, sostenuto principalmente dalla domanda interna e dagli investimenti pubblici legati al PNRR.
Sensitivity Analysis
Nella tabella seguente vengono riportati i fattori, le azioni o gli eventi che potrebbero portare il giudizio di rating ad un upgrade o ad un downgrade:
Importante
Il presente Corporate Credit Rating è pubblicato da modefinance secondo il regolamento EU N. 1060/2009 e seguenti emendamenti.
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Il presente rating del credito rappresenta un parere di modefinance sullo stato di salute generale della società oggetto di valutazione ed è opportuno farvi affidamento entro certi limiti. Il rating emesso è soggetto a monitoraggio e revisione fino al suo ritiro.
Contatti
Head Analyst - Elisa Graffi, Rating Analyst
elisa.graffi@modefinance
Responsible for Rating Approval - Pinar Dilek, Rating Process Manager
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