Corporate Credit Rating 2025 per AF ENERGIA SRL: B1+ (First Issuance)

Press release 17 Dicembre 2025

Solicited Corporate Credit Rating per AF ENERGIA SRL: B1+ (First Issuance)

modefinance ha pubblicato sul sito il Corporate Credit Rating (Solicited) di A.F. ENERGIA S.R.L. assegnando il giudizio di B1+ (First Issuance). L’analisi evidenzia come il soggetto presenti buone capacità di onorare le obbligazioni assunte, con una limitata esposizione ad eventuali avverse e mutate condizioni economiche.

A.F. Energia, con sede ad Abano Terme (PD), serve sia clientela Retail che Business mediante la commercializzazione di energia elettrica e gas naturale, ma anche con la progettazione e messa in opera di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e la fornitura di caldaie a condensazione di ultima generazione. Con la stabilizzazione delle quotazioni energetiche la Società è tornata, a partire da ottobre 2023, ad incrementare il proprio portafoglio clienti; a novembre 2025 questo risulta composto da quasi 23 mila POD e circa 8,7 mila PDR, in buona parte costituiti da condomini (target storico di clientela). Dall’evoluzione degli switch out aggiornata a novembre 2025 si osservano livelli di churn rate migliori rispetto alle medie settoriali, grazie al rapporto diretto con il cliente e ad un monitoraggio attivo delle performance degli agenti.

Key Rating Assumptions

A.F. Energia S.R.L. (di seguito “AF Energia” o la “Società”) presenta a dicembre 2024 una Posizione Finanziaria Netta (PFN) positiva per 5,2 mln e un patrimonio netto in consolidamento a 9,9 mln, grazie ai buoni risultati della gestione economica. Nel 2024 il significativo incremento dei volumi di energia elettrica e gas venduti, all’incirca pari al 30% sull’anno precedente, ha determinato una forte espansione dei ricavi di vendita a 40,6 mln (+9,4 mln YoY) e un discreto miglioramento del Margine Operativo Lordo (MOL) a 3,7 mln. L’esercizio ha chiuso con un utile netto in crescita a 2,4 mln e un buon livello di ROE, pari al 24%.

L’analisi dei flussi di cassa per l’esercizio 2024 evidenzia una solida capacità di generazione di risorse dalla gestione operativa, sostenuta dal risultato d’esercizio e da un ridimensionamento del capitale circolante, in buona parte legato alla compensazione di crediti tributari così come al rientro di alcuni anticipi a fornitori. Il cash flow operativo, pari a 6,2 mln, ha consentito di coprire integralmente il fabbisogno connesso al rimborso dei finanziamenti in essere (outstanding pari a 1,4 mln a dicembre 2024) e al pagamento dei dividendi per 1 mln, determinando da ultimo un sostanziale incremento delle disponibilità liquide a 6,7 mln (+4,3 mln YoY).

I dati gestionali dei primi 9 mesi del 2025 mostrano un consolidamento dei ricavi di vendita (34,1 mln; +7,7 mln vs 9M2024) e del margine commerciale che risulta trainato dall’incremento dei volumi commercializzati, pari al 22% per l’energia elettrica e al 16% per il gas. Sul fronte finanziario, l’evoluzione della PFN evidenzia un saldo cash in tutti i mesi osservati fino ad ottobre 2025 (7,9 mln) e l’Agenzia ritiene coerenti le proiezioni aggiornate dal Management che stimano una PFN cash positive di oltre 10 mln di euro a fine anno 2025, sulla base della volontà della proprietà di reinvestire nella Società l’utile d’esercizio. Questi risultati sono frutto delle competenze e dell’esperienza del Management che presidia in maniera accurata i principali rischi di business (rischio di credito, di approvvigionamento e finanziario).

L’analisi della visura Centrale Rischi di Banca d’Italia non ha evidenziato alcuna criticità. La Società dispone di un ampio headroom di linee autoliquidanti e a revoca per fronteggiare eventuali fabbisogni di liquidità connessi all’espansione e/o alla stagionalità del business.

AF Energia è interamente controllata da AF Petroli S.p.A., nata nel 2001 per operare nell’ambito della distribuzione e della logistica di prodotti petroliferi, è oggi presente con stazioni di servizio e autolavaggi a marchio AF Station e commercializza anche una vasta gamma di lubrificanti rivolta all’industria, all’autotrazione e all’agricoltura. La Società è amministrata dal sig. Agostini Federico e da altri due consiglieri. A questi si affianca l’operato del Collegio Sindacale e, dal 2022, dell’organismo di vigilanza ai sensi del modello organizzativo ex-D.Lgs. 231/2001. La Società si distingue sia per le operazioni svolte in ambito compliance, specificatamente rispetto alla normativa NIS2 e ETS2, sia per i riconoscimenti ESG come testimoniato dal recente Premio Industria Felix 2025.

La Società presenta una buona dimensione, rientrando tra le principali realtà italiane del settore energetico con un fatturato nel range 10-100 mln di euro. La dotazione patrimoniale risulta ampiamente adeguata rispetto all’indebitamento complessivo. Pur collocandosi leggermente al di sotto della mediana settoriale in termini di redditività, i livelli di marginalità, ROE e ROI riscontrati si attestano su una buona dimensione. Lo stato di salute economico-finanziaria del peer group appare sufficiente. Il campione d’analisi mostra un importante rafforzamento della redditività che si attesta su livelli più che adeguati. Il grado di patrimonializzazione in rapporto all’indebitamento complessivo risulta contenuto e non del tutto sufficiente, seppur si osserva un miglioramento degli indici di solvibilità nel triennio 2022-2024. Infine, il rapporto tra fonti e impieghi risulta equilibrato.

Nel 2024 il mercato energetico italiano ha continuato a normalizzarsi, con prezzi in calo per elettricità e gas grazie all’aumento delle rinnovabili, al calo dei consumi e a condizioni climatiche favorevoli. Tuttavia, i prezzi restano superiori ai livelli precrisi a causa del peso dei combustibili fossili, più costosi e volatili rispetto alle fonti rinnovabili e nucleari. Le rinnovabili, in particolare fotovoltaico e idroelettrico, hanno coperto il 50% della produzione elettrica. Per supportare questa crescita, Terna ha avviato 2,3 miliardi di investimenti in infrastrutture strategiche (Adriatic Link, Bolano-Annunziata, Elmed, ecc.) e lanciato il MACSE, nuovo meccanismo per incentivare impianti di accumulo tramite contratti a lungo termine, con aste previste dal 2025. A livello europeo, la quota di GNL nelle importazioni di gas è salita dal 20% nel 2021 al 38% nel 2024, anche grazie a nuovi terminali come Piombino e Ravenna (operativo dal 2025). Nel primo trimestre 2025, il GNL ha compensato la riduzione del gas russo dovuta al mancato rinnovo dell’accordo di transito via Ucraina. Lo stoccaggio ha raggiunto livelli record al 31 dicembre 2024 (10.000 milioni di m³, 105,7 TWh), e ad aprile 2025 il riempimento ha toccato il 47%, con il 90% della capacità per il 2025/26 già allocata. Restano però criticità strutturali, come l’alta dipendenza dalle importazioni e la vulnerabilità a fattori geopolitici e climatici, che impongono un monitoraggio costante.

Nel primo trimestre del 2025, l’economia italiana ha registrato una crescita moderata, sostenuta in particolare dai consumi delle famiglie, favoriti dalla stabilità dell’occupazione e dall’aumento dei redditi reali. Gli investimenti, invece, hanno continuato a mostrare debolezza, penalizzati dal basso utilizzo della capacità produttiva e da condizioni finanziarie ancora restrittive. La crescita è stata trainata soprattutto dai servizi, mentre la manifattura ha mostrato segnali di ripresa che potrebbero essere attenuati, nei prossimi mesi, dall’inasprimento dei dazi e dalle incertezze geopolitiche. Anche il settore delle costruzioni ha contribuito positivamente, grazie ai progetti legati al PNRR, che hanno compensato il calo nel comparto residenziale. Secondo le più recenti proiezioni della Banca d’Italia, il PIL aumenterebbe dello 0,6% nel 2025, per poi crescere dello 0,8% nel 2026 e dello 0,7% nel 2027, trainato principalmente dalla domanda interna e dall’attuazione degli investimenti pubblici previsti dal PNRR.

Sensitivity Analysis

Nella tabella seguente vengono riportati i fattori, le azioni o gli eventi che potrebbero portare il giudizio di rating ad un upgrade o ad un downgrade: 

Importante

Il presente Corporate Credit Rating è pubblicato da modefinance secondo il regolamento EU N. 1060/2009 e seguenti emendamenti.

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Il presente rating è emesso da modefinance in modo indipendente. Gli analisti, membri del rating team coinvolti nel processo, modefinance Srl, i membri del Consiglio di amministrazione e i soci non presentano conflitti di interesse, né reali né potenziali, con la società oggetto di valutazione o con terze parti collegate. Qualora nel futuro emergesse un potenziale conflitto di interessi in relazione alle persone riportate sopra, modefinance provvederà a riportare le informazioni necessarie e se necessario, procederà a ritirare il rating.

Il presente rating del credito rappresenta un parere di modefinance sullo stato di salute generale della società oggetto di valutazione ed è opportuno farvi affidamento entro certi limiti. Il rating emesso è soggetto a monitoraggio e revisione fino al suo ritiro.

Contatti

Head Analyst - Carmela Santomarco, Rating Analyst
carmela.santomarco@modefinance.com

Responsible for Rating Approval - Pinar Dilek, Rating Process Manager
pinar.dilek@modefinance.com