Solicited Corporate Credit Rating per ESA SPA SB: B1 (Affirm)
modefinance ha pubblicato sul sito il Corporate Credit Rating (Solicited) di ESA S.P.A. SB assegnando il giudizio di B1 (Affirm). L’analisi evidenzia come il soggetto presenti una situazione economico-finanziaria adeguata e risulti in grado di poter fronteggiare avverse condizioni economiche nel medio e nel lungo periodo.
ESA S.p.A. SB è uno storico operatore attivo dal 2005 nel settore utility, specializzato nella compravendita di energia elettrica e gas, sia all’ingrosso che alla clientela finale, tramite una rete di circa 80 Energy Point distribuiti in Abruzzo, Molise, Lazio, Marche e Sicilia. ESA opera in qualità di utente del dispacciamento, potendo quindi approvvigionarsi anche direttamente sul mercato, oltre che da produttori di rinnovabili, operatori all’ingrosso e reseller. A dicembre 2024, la Società ha incrementato il proprio portafoglio clienti del 21% rispetto all’anno precedente, trainata principalmente dall’acquisizione di un pacchetto di clientela domestica, affiancata da uno sviluppo commerciale interno. La fidelizzazione della clientela ha mostrato un discreto miglioramento nel corso del 2024 rispetto al 2023, sebbene il churn rate si mantenga ancora superiore alle mediane settoriali.
ESA è interamente controllata da ESA ITALIA S.r.l. (di seguito anche “holding” o “ESA ITALIA”), capogruppo attiva nella vendita di utility e servizi di assistenza tecnica, nonché, tramite la controllata ESCo ESA Service 24h, in interventi di efficientamento energetico su edifici, impianti termici (caldaie, pompe di calore, solare) ed elettrici (fotovoltaico, wallbox).
Key Rating Assumptions
Nel corso dell’esercizio 2024, l’aumento dei volumi commercializzati ha portato a una forte crescita del volume d’affari di ESA S.p.A. SB (di seguito anche la “Società” o “ESA”), che si è attestato a 123,0 milioni di euro (+90% YoY). Tale andamento, unitamente alla capitalizzazione dei soli costi commerciali legati all’acquisizione esterna della clientela, ha permesso a ESA di conseguire un miglioramento della marginalità operativa, con effetti positivi sul risultato d’esercizio e sulla redditività. Per sostenere le operazioni di acquisizione dei pacchetti clienti e il connesso fabbisogno di capitale circolante, la Società ha fatto ricorso a finanziamenti bancari a breve termine per un ammontare complessivo di oltre 14 mln di euro. Questo ha comportato un peggioramento degli indicatori di solvibilità, con un financial leverage pari a 1,4x e un leverage che ha raggiunto 3,7x al 31 dicembre 2024, valori che si mantengono su livelli equilibrati grazie al rafforzamento del patrimonio netto (15,4 milioni di euro), sostenuto dalla scelta della proprietà di reinvestire l’utile d’esercizio di 5,2 mln, limitando la distribuzione di dividendi a 0,3 mln. Nonostante ciò, la Posizione Finanziaria Netta si è attestata a 3,7 mln, in miglioramento di 1,3 mln rispetto al 31 dicembre 2023, in quanto una parte significativa della provvista finanziaria è rimasta inutilizzata a fine esercizio. Dal punto di vista dell’assetto patrimoniale, la Società evidenzia un adeguato equilibrio tra fonti e impieghi, come confermato dal current ratio pari a 1,25x.
Nel 2024, ESA ha registrato un significativo incremento della liquidità (+14,2 mln di euro), determinato principalmente dalla raccolta bancaria sopra descritta e, in misura minore, dalla sostituzione di 1,9 mln di euro di depositi cauzionali (principalmente verso Terna e SNAM) con fideiussioni bancarie, oltre che dall’incasso transattivo di 1,7 mln da parte di un precedente fornitore di energia elettrica e gas. Nel corso dell’anno, la Società ha generato un buon flusso di cassa operativo, in larga parte destinato a finanziare investimenti per complessivi 6,5 mln, legati sia all’acquisizione di pacchetti clienti, sia all’acquisto di strumenti finanziari prontamente liquidabili. Con riferimento alla gestione del capitale circolante, si segnala nel 2024 un marcato incremento dei DSO, riconducibile in parte a un deterioramento della qualità del credito, come confermato anche dall’analisi dell’ageing. In un’ottica prospettica, la sostenibilità dei flussi di cassa dipenderà anche dalla capacità della Società di rafforzare i presìdi sul rischio di credito, al fine di contenere la stratificazione delle esposizioni scadute.
Nel marzo 2024, la Società ha modificato la propria denominazione da SH ENERGIE a ESA S.r.l. Società Benefit, integrando nello statuto i principi previsti dalla normativa di riferimento. Ad aprile è seguita la trasformazione in S.p.A., con aumento gratuito del capitale sociale da 1,5 a 8 mln di euro. La controllante, ESA ITALIA, è a sua volta partecipata da tre società riconducibili alla famiglia Serpellini e, in particolar modo, al Sig. Walter Serpellini, Amministratore Unico di ESA. La Società presenta anche un organo di controllo collegiale, presieduto dal Sig. Mauro Marino.
In termini dimensionali, la Società si colloca tra le realtà di maggiore rilievo nel proprio settore, grazie alla crescita del fatturato del 90% su base annua, trainata dal significativo incremento dei volumi commercializzati. Sul fronte della solvibilità, nonostante il peggioramento del leverage e del financial leverage, mantiene un posizionamento allineato alla mediana settoriale. La redditività risulta complessivamente buona, con livelli superiori a quelli del peer group, il quale presenta a sua volta indicatori di solvibilità ampiamente sufficienti ed in miglioramento a conferma di un corretto equilibrio finanziario lungo l’intero periodo di riferimento. Gli indicatori di liquidità risultano costantemente adeguati. Prosegue, infine, il rafforzamento della redditività, con il ROE mediano che, grazie al miglioramento dell’ultimo esercizio, si attesta su livelli soddisfacenti.
Nel 2024, i prezzi energetici in Italia si sono stabilizzati grazie alla crescita delle rinnovabili, al calo dei consumi e a condizioni climatiche favorevoli, pur restando superiori ai livelli precrisi a causa del peso dei combustibili fossili. Le fonti rinnovabili hanno coperto circa il 50% della produzione elettrica e, in futuro, saranno sostenute da nuovi investimenti di Terna e dal lancio del MACSE, volto a incentivare i sistemi di accumulo. A livello europeo, il GNL ha raggiunto il 38% delle importazioni di gas, compensando il calo delle forniture russe. A fine aprile 2025, lo stoccaggio era al 47%, con il 90% della capacità già allocata per il 2025/26, a garanzia della sicurezza energetica.
Nel primo trimestre 2025, l’economia italiana ha registrato una crescita moderata, sostenuta dai consumi privati grazie alla stabilità del mercato del lavoro e all’aumento dei redditi reali. Gli investimenti restano deboli, penalizzati dalla capacità produttiva inutilizzata e da condizioni finanziarie restrittive. La crescita è stata trainata dai servizi e dalle costruzioni connesse al PNRR, mentre la manifattura ha mostrato segnali di ripresa, ma potrebbe risentire dell’inasprimento dei dazi e dalle incertezze geopolitiche. Le proiezioni della Banca d’Italia indicano un PIL in aumento dello 0,6% nel 2025, dello 0,8% nel 2026 e dello 0,7% nel 2027.
Sensitivity Analysis
Nella tabella seguente vengono riportati i fattori, le azioni o gli eventi che potrebbero portare il giudizio di rating ad un upgrade o ad un downgrade:
Importante
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Il presente rating del credito rappresenta un parere di modefinance sullo stato di salute generale della società oggetto di valutazione ed è opportuno farvi affidamento entro certi limiti. Il rating emesso è soggetto a monitoraggio e revisione fino al suo ritiro.
Contatti
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Assistant Analyst - Tommaso Viola, Rating Analyst
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